domenica 23 marzo 2014

Sulla primavera

Molto tempo prima
Che ci gettassimo su petrolio, ferro e ammoniaca
C'era ogni anno
Il tempo degli alberi che verdeggiavano irresistibili e violenti.
Noi tutti ricordiamo
I giorni più lunghi
Il cielo più chiaro
L'aria mutata
Della primavera destinata a venire.
Ora leggiamo nei libri

Di questa celebrata stagione
E pure da molto tempo
Non sono stati scorti sulle nostre città
I famosi stormi di uccelli.
La gente ancora seduta sui treni è la prima
A sorprendere la primavera.
Le pianure la mostrano
Nell'antica chiarezza.
Certo negli alti spazi sembrano passare tempeste:
Esse toccano solo le nostre antenne.
 
 
                                                         Bertolt Brecht                                      

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