martedì 11 giugno 2013

Cascina Ronco: che succede?

Ala distrutta della cascina Ronco
Poasco, 31 maggio. L'ordinanza del comune di S. Donato Milanese in realtà prevedeva  la messa in sicurezza di una parte della cascina Ronco. Si trattava di togliere alcune tegole e abbattere una colonna d'angolo leggermente pendente. Eppure, quello che è successo va ben oltre tutto ciò: quasi un'intera ala dell'edificio è stata abbattuta, senza nemmeno avvisare la cittadinanza, chiudere la strada e recintare l'area di cantiere. Solo l'intervento dei vigili urbani e dell'architetto comunale ha evitato la completa distruzione dell'area. Come è potuto succedere?

 L'avvenimento non è del tutto nuovo: a Pantigliate è successo qualcosa di molto simile. Nel 2005, infatti, la Cassinazza è stata completamente abbattuta, in seguito ad un piano di recupero che prevedeva la trasformazione del cascinale in un polo residenziale dal suggestivo nome di "Corte Diamantea". Ciò che rimane di tutto il progetto sono dei ruderi abbandonati, a costante monito della mancanza di attenzione e cura del patrimonio storico del nostro paese. 
I ruderi della Cassinazza

Si tratta dunque di due vicende indipendenti l'una dall'altra, ma che nascono da simili processi: un Comune, con ottime intenzioni, intraprende un progetto di riqualificazione, progetto che viene poi trasformato in uno scempio, totale o per fortuna solo parziale come nel caso di cascina Ronco. La domanda che ci poniamo è come sia possibile che un'Amministrazione non disponga di adeguati strumenti di controllo per prevenire determinati errori, se errori si possono chiamare. Come è possibile che l'esecuzione di un'ordinanza comunale si trasformi in un atto abusivo?

L'Associazione per il Parco Sud Milano si è attivata per la salvaguardia della vecchia cascina invitando chiunque voglia collaborare a scrivere al comune di S. Donato Milanese. S&A è solidale con questa iniziativa perché non si ripeta la vicenda della Cassinazza.

Link & fonti:
Associazione per il Parco Sud Milano
7Giorni S.Donato "salva" Cascina Ronco
7Giorni i ruderi della cassinazza

2 commenti:

  1. Le amministrazioni che cadono in simili errori non sono virtuose, esse non mettono in primo piano la bellezza del paesaggio agricolo, ma gli oneri di urbanizzazione che possono trarne. Per questo motivo chiedo a tutti di osservare e controllare l'operato dei comuni, sono esseri umani e come tali
    propensi a commettere errori.

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    1. Responsabilizzare le persone dovrebbe essere il chiodo fisso di un'Amministrazione: se la società è viva, forte, se è sensibile al bello, al patrimonio storico di un paese e si attiva per preservarlo, non saremo più spettatori di questi scempi, rimarranno storie del passato. Ma, purtroppo, un elettorato che appassisce ogni giorno è sempre più facile da ottenere. Dà meno preoccupazioni.

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