sabato 29 giugno 2013

Parla l'Oasi del Fontanile: intervista al presidente

 

   


   

  Incontrare Carlo Sabbioni insegna sempre qualcosa. Il suo modo pacato di parlare, a frasi brevi e schiette, il pastiche linguistico tra italiano e dialetto rendono tutta la sincerità delle sue parole. 



 

Buongiorno Carlo, ci racconta come è nato il Fontanile?

 

Carro usato per portare l'erba delle marcite
E’ nato dalla volontà di un gruppo di persone, tra cui  Umberto Ricci e Angelo Negroni, alle quali  si sono aggiunte altre. Guarda, prima non c’era niente, prima c’erano solo dei rovi e delle erbacce: si faceva fatica ad entrare su per un sentiero, dove i ragazzi andavano a drogarsi. Abbiamo incominciato a ripulire, con la ruspa, e abbiamo creato un impianto di canalizzazione, e abbiamo lasciato un isolotto in mezzo, con l’acqua, e andavano su le anatre. Poi abbiamo costruito il pozzo, con delle pompe a motore che prendono l’acqua, che va dentro la piscina. Prima la piscina era tutta piena di terra, l’abbiamo dovuta svuotare e ci abbiamo poi messo l’acqua. Con un impianto di canalizzazione l’acqua si mantiene fresca, per i pesci, così possono vivere. E ogni anno chiudiamo tutto e svuotiamo la piscina, prendiamo i pesci e li mettiamo in un cestone, puliamo; quando è pulito lasciamo andare dentro l’acqua. Noi abbiamo l’acqua nostra, siamo indipendenti come acqua. Ora, per comodità usiamo l’acqua dell’acquedotto, però abbiamo l’acqua di falda, e possiamo bagnare tutta l’oasi con l’acqua della prima falda. E’ buona, è certificata. Solo non è potabile, per saperlo di sicuro ci vorrebbe tutta una procedura, e quindi noi abbiamo messo il cartello “non potabile”, e la usiamo solo per irrigare. Se vuoi andare a bere, abbiamo le fontanelle. Quella delle fontanelle è tutta acqua buona. Poi, abbiamo tante cose vecchie, dei nonni, di quando lavoravano la terra,della campagna, dell’agricoltura, così la gente viene qua e vede gli attrezzi che si usavano una volta. Qualche anno fa ci hanno obbligato a cintare la piscina, perché era pericolosa, perché avevano paura che cadessero i bambini; è stato uno degli ultimi accorgimenti, assieme ai bagni. Una volta era diverso, oggi c’è molto meno, poi l’altro mese è arrivata anche la volpe che si è portata via un bel po’ di galline. Una volta avevamo i cavalli, gli asini, gli struzzi (si dice così?). Avevamo anche le caprette, ma poi la ASL ci ha mandato una carta, perché bisognava mettere ad ognuna il chip, come quando hai un cane. E per fare queste cose ci voleva una procedura, e dei costi. E noi non riusciamo a fare certe cose, c’è tutta la burocrazia, non siamo mica giovani come te, che con quel coso lì, il
computer... in due minuti avete già fatto tutto. 



Quali problemi avete nel mandare avanti l’Oasi? 

 

Ora noi siamo in settanta,  di cui sette otto hanno l’assicurazione, per il trattore. Il problema è che l’Auser vuole 10 euro, e la maggior parte della tessera va a loro. Siamo in settanta abbiamo tirato su 35 euro. l’assicurazione costa 40 euro l’uno, fai conto che siamo in otto sono 320 euro. Tagliamo tutte le piante, prendiamo i trattori e i macchinari. L’ultimo l’abbiamo comprato due anni fa, 1800 euro.  Il comune ci dà quattromila euro all’anno, ma quest’anno ce li ha dati in ritardo, e siamo andati in difficoltà, per pagare. Non era mai successo, prima. Due mesi fa abbiamo preso un sasso, 80 euro per la cinghia, io l’altro giorno sono andato su un pezzo di plastica, non girava il motore. Per esempio, se tu vai su internet, lì, insomma, magari si risparmia qualcosa. Servono ragazzi giovani in gamba, che ne sappiano. Ci sono quattromila euro che girano, siamo in ritardo di un anno, e noi volevamo rifare la testa del fontanile. Volevamo mettere una palafitta di legno, come hanno messo al fontanile vicino al cimitero; Andiamo avanti con quello che c’è, insomma. Qui o ti rivolgi all’auser o al comune. La ASL voleva 30 uova per portarle a Roma, per fare le analisi, è anche giusto, che uno dice: “perché portarle fino a Roma?”. Ora, noi, come facciamo? O andiamo dall’Auser o al Comune, ti ripeto.  Quando avevamo il cavallino, era bello, c’era più... come dire, più attrazione per i bambini, ad esempio.


All’epoca, eravate tanti. Perché oggi non si riesce? Perché non si aggrega gente?

 

La  vecchia piscina
Perché non va più nessuno in pensione! Vent’anni fa, a cinquant’anni si andava in pensione, ora chi ci va più? E se devi andare a lavorare, non hai il tempo, la voglia di metterti lì a lavorare nell’oasi... E poi, c’è da dire, che tutta la gente della mia generazione veniva dalla terra. Ora, non voglio dire, però già uno come te, la terra, la conosce poco. O no? (rido e assento divertito) Invece chi ha creato questo, era tutta gente che veniva dalla campagna. E a me la campagna piace. Mi piace. E’ la natura, proprio, quando vado in giro e vedo che tagliano un albero, mi vengono i capelli dritti in piedi! Ci vuole un’associazione giovane, forte, come S&A. E quando io vado in giro, e vedo che si costruisce, non mi va bene! “C’è da far la strada”, dicono: avranno ragione, ma a me non va bene lo stesso! C’è da fare le case, vendiamo il campo sportivo,  (ecco, questa era l’altra domanda...)  c’è la piazza che cade, l’unica in giro qua: ma metti a posto quello che già c’è! Chi ha messo giù queste piante, vent’anni fa, era tutta gente che amava la natura. Ecco, invece: hanno buttato giù la Cassinazza, e non l’hanno più ricostruita!

 

ruderi della cascina Cassinazza

Quella è una storia che ha dell’incredibile...


e certo! Perché non mettono a posto quello che già esiste, perché non rifanno le cascine? Cosa vai a fare le case se non c’è nessuno che le abita? Il comune di Peschiera ha centinaia di appartamenti vuoti. E San Bovio... Va bene che c’è gente che lavora lì, però! E qui, perché fare le case sul campo sportivo, vicino all’oasi? Che poi le galline ti volano dentro in casa! Ora, io non me ne intendo, però...



Nel caso dovessero davvero costruire i nuovi palazzi sul campo sportivo, quale sarebbe il futuro del Fontanile... come se lo immagina?  

 

Non lo so, non lo so. Per questo ci vuole qualcuno che abbia forza. Certo, puoi alzare la rete, per evitare che le oche volino dall’altra parte, però... Solo che abbiamo bisogno di giovani! Certo, voi dovete andare a lavorare; chi studia chi lavora non può stare a dietro a tutto. Però potete darci una mano, con quel coso lì, il computer... 


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