PD-PDL: anomalia pantigliatese?

In questi giorni sono affissi a Pantigliate alcuni manifesti di S&A, dal titolo "Pantigliate: una strana politica". L'attacco è duro, ce ne rendiamo conto. Ma non possiamo fare altrimenti: come definire una giunta comunale che applica il programma dell'opposizione? Lo spostamento del campo sportivo era un'idea del PDL, idea abbracciata dalla nostra Amministrazione. Abbiamo protocollato delle osservazioni al Piano in cui chiedevamo l'abbassamento dei nuovi edifici a 3 piani. E, come ci aspettavamo, non sono state minimamente prese in considerazione.  Inoltre, il consiglio comunale è stato convocato alle sette di sera, orario quanto mai scomodo, per chi lavora, e per di più i manifesti che avrebbero dovuto annunciarlo erano dei volantini A4. Un bel modo di coinvolgere la popolazione. Ma c'è un dato interessante: ad opporsi alle nostre richieste non è tanto l'Amministrazione, quanto il PDL, che, basandosi sull'intestazione delle nostre osservazioni in cui esprimevamo la non condivisione dell'impianto generale del PGT, si è vigorosamente opposta a tutto il nostro documento.
L'Amministrazione supinamente si è unita al coro, e ha votato contro.
Forse è un'anomalia del nostro paese, abbiamo pensato. Poi, invece, guardando il quadro politico oltre Pantigliate, ci siamo accorti che non siamo anomali. Siamo dei precursori. Formazioni politiche che teoricamente dovrebbero avere interessi differenti sono invece assieme, e non per il bene dei cittadini. Ciò non tanto perché si tratti di PD, di PDL o di altri partiti: a noi non interessa tanto questo, quanto il fatto che un governo, un'amministrazione, deve avere un'opposizione che eserciti la sua naturale funzione. Altrimenti non ha il polso della realtà, se è circondata da consiglieri plaudenti. Aumenta il divario tra la politica e la gente, perché chi governa non si rende più conto dei problemi reali. No, non siamo un'anomalia, è la solita politica che non vede oltre il suo naso, ancorata a logiche del passato.