venerdì 4 aprile 2014

La città dei giovani

Pantigliate, e non solo Pantigliate, si è dimenticata dei suoi giovani. Ai giovani è stato tolto tutto, persino il diritto di sognare. E invece i giovani dovrebbero essere la spina dorsale di un paese, dovrebbero potersi esprimere come vogliono, dovrebbero, insomma, poter crescere in un mondo che non li colloca al margine dell'esistente. E' per questo che abbiamo pensato alla Città dei Giovani. Noi non vogliamo il ghetto, il luogo fatto apposta, calato dall'alto, come se i giovani fossero una categoria al di fuori della società. Al contrario, i giovani sono parte di questa società. Si dice spesso che i giovani sono il futuro. Si dimentica però che i giovani sono anche il presente. Non servono progetti enormi, costosissimi: serve il coinvolgimento dei giovani attraverso nella realizzazione di un centro di Aggregazione Giovanile, ad esempio, che, attraverso la la cogestione, può essere riaperto con costi molto bassi. Il centro di aggregazione giovanile non è solo un luogo dove divertirsi, ma un luogo dove crescere: i ragazzi, nel gestire uno spazio, nell'organizzare attività, imparano, si responsabilizzano. Al pari, è importante il coinvolgimento dei ragazzi in altri campi che li riguardano: noi abbiamo pensato ad un'aula studio/lettura, che a Pantigliate non esiste e che invece è molto richiesta dagli studenti. Importantissima, poi, è la riqualificazione del campo sportivo di via Oberdan e del Parco Chico Mendez, luoghi che abbiamo completamente abbandonato.

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